EuCARE (European Cohorts of patients and schools to Advance Response to Epidemics) è un progetto finanziato dal fondo europeo HORIZON-HLTH-2021-CORONA-01. L'obiettivo principale del progetto è studiare il virus SARS-CoV-2 e le sue varianti in relazione alla capacità dei test e dei vaccini esistenti di diagnosticarli e combatterli. Lo studio è volto anche a comprendere meglio come i pazienti infetti rispondano ai trattamenti e la probabilità che sviluppino patologie gravi a breve e lungo termine. Il progetto ha una portata globale e coinvolge 19 partner di 15 paesi in Europa, Africa, Asia e America.
Il progetto è iniziato il 14 ottobre 2021 con l'obiettivo di avere un database scientifico integrato e un'applicazione robusta e sicura per la raccolta dei dati entro giugno 2023. Tuttavia, la stesura dei protocolli per la conduzione del progetto, anche a causa del numero elevato di partner coinvolti, ha richiesto molto più tempo del previsto (ben otto mesi), lasciando meno di due mesi per l'analisi e lo sviluppo dell'applicazione.
Livebase ha dato un contributo fondamentale al progetto, permettendo lo sviluppo di un database scientifico molto complesso in poche settimane, utilizzato quotidianamente da migliaia di utenti in diverse lingue e con differenti profili di autorizzazione. Anche dopo la messa in produzione dell'applicazione, Livebase continua a svolgere un ruolo essenziale grazie alla sua capacità di aggiornare rapidamente ed efficacemente sia la struttura del database che l'applicazione (spesso in pochi minuti), preservando i dati precedenti e ristrutturandoli automaticamente dove necessario.
Il personale medico di 12 centri di ricerca di diverse nazionalità utilizza quotidianamente l'applicazione per l'inserimento manuale dei dati clinici di interesse (parametri fisiologici, marcatori genomici, patologie pregresse e concomitanti, analisi di laboratorio, terapie, ecc.) relativi ai pazienti di una coorte rilevante. L'applicazione è utilizzata anche dai quattro laboratori coinvolti nello studio per generare etichette dei campioni e per l'archiviazione dei dati mediante l'importazione diretta dei file dagli strumenti di laboratorio. I dati sensibili sono stati criptati lato client, impedendo così che fossero presenti in chiaro all'interno del database scientifico.
L'architettura dell'applicazione generata da Livebase, essendo basata su un DBMS relazionale, ha consentito l'esportazione e la condivisione del database scientifico in un formato SQL standard, facilmente elaborabile da qualsiasi data scientist e importabile in qualsiasi altra applicazione di analisi statistica. Allo stesso tempo, i modelli Livebase utilizzati per la generazione sono stati estremamente utili come documentazione concettuale dello schema logico del database, facilitando la comprensione dei dati e riducendo al minimo il rischio di errori di interpretazione.